Iperconvergenza: cosa significa e come funziona
Le imprese si stanno affidando sempre più alle risorse tecnologiche, indipendentemente dal settore in cui operano. I data center, i centri di elaborazione dati che coordinano e mantengono i servizi e gli apparecchi per la gestione dei dati di un'azienda, sono ormai sempre più indispensabili. Come impedire che questi si trasformino in qualcosa di troppo complicato da gestire? La soluzione è racchiusa in una sola parola: iperconvergenza.
Definizione di iperconvergenza
Con il termine iperconvergenza ci si riferisce a un'infrastruttura IT composta da software, hardware e rete. Tale infrastruttura ha lo specifico compito di far convergere in una sola appliance le sue tre risorse base. Queste sono:
- le funzionalità di elaborazione e di calcolo (server)
- l'archivio dei dati (storage)
- l'infrastruttura di rete (network)
Per "appliance" si intende un dispositivo hardware dotato di un software già integrato che funge da sistema operativo. Quest'ultimo non richiede né manutenzione, né aggiornamenti. Una stampante per computer o un modem ADSL sono tra gli esempi più comuni di appliance.
Funzionamento
L'iperconvergenza consiste nello sfruttare l'intelligenza dell'architettura software, per rendere possibile l'esecuzione e la gestione delle risorse IT in modo semplice e veloce, da un solo punto, ovvero dalla stessa architettura software. L'infrastruttura è dotata di un hypervisor. Questo è un software che estrae le risorse fisiche da un elaboratore, rendendole virtuali nel software. Grazie all'hypervisor, si creano ed eseguono degli ambienti virtuali che funzionano come se fossero dei sistemi informatici autonomi. I diversi server aziendali potranno così accedere a queste risorse digitalizzate. Il sistema iperconvergente è facile da usare anche grazie alla sua integrazione con i maggiori fornitori di cloud pubblico. In aggiunta, grazie a esso, si possono eseguire dei carichi di lavoro importanti come l'analisi, il desktop virtuale, la collaborazione e i servizi di file e stampa.
Vantaggi dell'iperconvergenza
L'utilizzo di un'infrastruttura iperconvergente comporta i seguenti benefici:
- semplicità. Chiunque può utilizzarla. Non è necessario avere delle particolari competenze informatiche.
- rapidità. Grazie a dei sistemi pre-configurati, si possono implementare tutte le sue componenti in tempi brevissimi.
- tempie costi ridotti. Si utilizza un'unica interfaccia di gestione tramite la quale si possono compiere diverse operazioni automatiche con pochi click.
- gestione semplificata dei punti vulnerabili dei singoli componenti hardwaremediante la redistribuzione automatica dei carichi di lavoro.
- ottimizzazione del rapporto tra i costi dell'archivio dati e la sua performancegrazie all'utilizzo combinato di disco rigido (HDD) e unità a stato solido (SSD).
- maggiore spazio per i dati. Si possono eseguire la compressione dei dati e l'eliminazione delle ridondanze in tempo reale.
- affidabilità. I dati possono essere salvati e recuperati in modo più efficiente grazie all'utilizzo del pannello centrale di amministrazione. I dati possono essere salvati ogni dieci minuti, anche da remoto. In questo modo, in caso di perdita accidentale, il loro recupero avverrà in una manciata di secondi.
- sicurezza. I dati aziendali sono ancora più protetti dagli attacchi informatici. L'hypervisor, infatti, offre dei livelli di protezione aggiuntivi per i componenti di virtualizzazione.
- versatilità. Il sistema d'iperconvergenza è basato su software; di conseguenza, può essere applicato su diversi dispositivi hardware.